Bogno, Paese
— Roveredo TI, Paese
• TI
In cima, con il mondo ai propri piedi. Le vette si estendono all’orizzonte, la vista si perde nell’infinito. La cresta che circonda la Val Colla in Ticino è un luogo prescelto per un impegnativo tour di un giorno. Se si ha più tempo, è possibile pernottare in una delle tante capanne lungo il percorso.
Dalla fermata dell’autobus «Cappella di Bogno» a Bogno, ultimo villaggio della Val Colla, si prosegue in discesa lungo la strada principale, per poi imboccare a sinistra il sentiero escursionistico che sale al Passo di San Lucio. Si attraversa per lo più in salita un fitto bosco, che offre una piacevole frescura quando fa caldo. Attraversando i pascoli dell’Alpe Cottino, si arriva al Passo di San Lucio con le sue due capanne. Da qui si sale verso nord-ovest lungo l’ampia dorsale erbosa. Si passa davanti al rifugio Gazzirola chiuso e, dopo un ripido tratto, si arriva alla cosiddetta Croce dell’anticima. Il sentiero prosegue in modo relativamente pianeggiante fino alla cima principale del Gazzirola. Il panorama a 360 gradi è entusiasmante. Dalla vista a nord-est sul versante lombardo sembra che si potrebbe percorrere la cresta all’infinito. Il vicino Camoghè a nord forma con il Gazzirola il cosiddetto «tetto del Ticino meridionale». A nord-ovest, il Piano di Magadino si affaccia sul Lago Maggiore, a sud si trova il Luganese. Accompagnati da questo panorama, si scende a sud-ovest lungo l’ampio pendio prativo del Gazzirola, fino al Passo di Pozzaiolo. L’avvincente escursione prosegue attraverso dei terrazzamenti e una serie di dolci saliscendi fino al Monte Bar sul cui versante meridionale, più in basso, si può fare una pausa nel rifugio Monte Bar. Oppure si resta in quota e si oltrepassa il Caval Drossa, dove inizia la discesa a valle. Il sentiero sul crinale erboso conduce alla croce del Motto della Croce, un po’ più in giù al bivio per Borisio a destra, fino a raggiungere Roveredo attraversando un bosco di betulle e felci.