Nelle alte vallate grigionesi talvolta ci vuole un po’ prima che la neve si sciolga sui sentieri escursionistici e i primi fiori spuntino dal terreno. Quando però arriva questo momento, il trionfo di fiori è ancora più impressionante. Solitamente verso fine maggio o inizio giugno i prati si trasformano in tavolozze variopinte, e gli escursionisti fanno fatica a distogliere gli occhi dal suolo per guardare di nuovo lontano. La primavera montana è particolarmente suggestiva in Val Monastero, l’angolo più a est della Svizzera. Non per niente dal 2010 la regione è stata riconosciuta riserva della biosfera da parte dell’UNESCO.
A Santa Maria, centro della valle, inizia un’escursione che offre splendide panoramiche sia sui prati fioriti che sulle montagne circostanti. Dalla fermata dell’autopostale lungo l’incredibilmente stretta strada principale, si torna indietro per qualche metro per poi scendere verso la riva del torrente Rom. Seguendo controcorrente le turbinose acque del torrente, il sentiero conduce per campi e banchi di ghiaia fino a deviare a destra verso Craistas e Lü. Dopo aver superato la ripida salita fino ai casali Valpaschun e Craistas, si viene ricompensati da magnifici prati fioriti.
Dopo aver percorso un breve tratto asfaltato, si prosegue per una strada forestale pressoché rettilinea lungo il versante sud in direzione di Terza. Sul versante opposto della valle si allineano le vette al confine con l’altoatesina Val Venosta: Piz Minschuns, Piz Costainas, Piz Cotschen. Il ristorante di montagna Terza ben si presta per una sosta con vista panoramica dalla terrazza. Il sentiero scende poi serpeggiando attraverso pascoli di pecore fino al borgo monastico Müstair. Qui vale davvero la pena di visitare il monastero benedettino Son Jon, patrimonio mondiale dell’UNESCO. Nel lungo centro storico, tuttavia, si possono ammirare anche bellissime case riccamente decorate con sgraffiti.